Sono molti gli studi che hanno certificato quanto l’inflazione stia già facendo sentire il suo impatto anche su beni di prima necessità, come il pane, o su servizi importanti come luce e gas. Ma quali saranno – se ci saranno – gli effetti sul mercato immobiliare? L’inflazione toccherà anche i prezzi delle case?

Se lo è chiesto Paola Dezza, giornalista esperta di real estate del Sole 24Ore, e a rispondere è stato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it.

Secondo Giordano, l’inflazione, una volta diventata strutturale come alcuni segnali fanno intravedere oggi, potrebbe probabilmente puntare i fari sul mercato degli immobili.

Inflazione sul mattone, ripercussioni “a lungo termine”

Nell’intervista l’Amministratore Delegato di Immobiliare.it ha ricordato di come, quando c’era la lira all’epoca dei genitori, l’investimento nel mattone era senza dubbio la forma di protezione dei risparmi per eccellenza. Per lui è ancora presto per prevedere gli impatti dell’inflazione, tornata “in auge” dopo dieci anni in cui non se n’era più parlato. Ma se appunto dovesse diventare un fenomeno economico strutturale è possibile ipotizzare che si tratterà di una nuova fiammata per gli acquisti di abitazioni.

Se, come dicevamo, l’inflazione avrà impatto immediato sulla disponibilità di capitali, a causa dell’aumento dei prezzi di molti beni e servizi, per Giordano dovrebbe durare almeno due anni prima di avere ripercussioni sul real estate, che fino a oggi è stato guidato da driver diversi, primo fra tutti la pandemia.

Basti pensare all’aumento di compravendite previsto per tutto il 2021 (non sono ancora stati pubblicati i dati ufficiali dell’Agenzia delle Entrate) e mosso dal nuovo bisogno di case più adatte al nucleo familiare, con spazi in più o più grandi per i momenti di didattica a distanza o di smart working, per esempio.

Proprio l’aumento delle compravendite si è già tradotto in una riduzione dell’offerta, in particolari nelle grandi città. Dopo mesi di accumulo, per via dei ripetuti lockdown che congelavano le trattative, oggi moltissimi immobili sono usciti dal mercato e questo riduce ogni giorno il numero di abitazioni disponibili per la domanda che invece è in aumento.

In conclusione, se fin da subito avvertiremo gli effetti dell’inflazione su viaggi, pizze e benzina, bisognerà aspettare ancora un po’ per capire cosa accadrà ai prezzi delle case. Ma già nei prossimi mesi la strada dovrebbe iniziare a tracciarsi più chiaramente.

Fonte “immobiliare.it”